La Fondazione I Teatri di Reggio Emilia promuove all’interno di “Finalmente Domenica” due incontri con gli autori di due pubblicazioni che sono in forte connessione con il Calendario Interculturale. Infatti nei prossimi giorni si celebrerà la Giornata internazionale contro l’islamofobia (15 marzo) e la Giornata internazionale contro il razzismo (21 marzo).
Domenica 16 marzo alle ore 11 appuntamento al Teatro Cavallerizza con “Ne’ Oriente ne’ Occidente. Vivere in un mondo nuovo” con Renata Pepicelli” in dialogo con Mariam Bouchraa e Domenica 23 marzo alle ore 11 al Ridotto del Teatro Valli con “L’Italia è un paese razzista” con Anna Curcio in dialogo con Marwa Mahmoud.
Alla Cavallerizza domenica 16 marzo ore 11 sarà un momento per mettere in discussione le mappe mentali e traccia la storia di un mondo che rappresenta il tempo presente, attraverso le storie di uomini, ma soprattutto donne e giovani che non si riconoscono nelle categorie che ci hanno classificato fin qui. Le vite che fanno la Storia e che interrogano la politica parlando la lingua del mondo nuovo.
A partire dall’VIII secolo i musulmani conquistarono, in tempi diversi, Spagna, Portogallo, parte della Francia, Sicilia, Balcani. Molti di questi territori furono poi persi, ma i lasciti culturali sono ancora ravvisabili in quei contesti. In età contemporanea assistiamo a un «ritorno dell’Islam» in Europa di tipo diverso, prodotto dai movimenti migratori. Prendiamo due esempi, molto distanti nel tempo. Quando Ruggero II viene incoronato primo re di Sicilia, nel 1130, nella cancelleria reale di Palermo lavorano insieme greci, latini e arabi, e l’arabo è ancora utilizzato come lingua del regno. Nel febbraio del 2024 il rapper italo-tunisino Ghali si esibisce al festival di Sanremo cantando Italiano vero di Toto Cutugno. Dal palcoscenico nazionalpopolare per eccellenza, il mondo nuovo che abitiamo ma che fatichiamo a riconoscere è apparso evidente.
Al Ridotto del Teatro Valli domenica 23 marzo alle ore 11 sarà un momento per capire come sfatare tabù e stereotipi, e comprendere origini, storia e attualità del razzismo. Negli ultimi quindici anni si è sviluppato in Italia un nuovo discorso antirazzista, che ha messo a tema il concetto di razza nella sua declinazione socio-culturale, permettendo di leggere le metamorfosi storiche del razzismo. Declinato nella specificità del contesto italiano, questo discorso permette di comprendere il carattere strutturale del razzismo che segna la storia del paese, dalle origini fino ai giorni nostri. Emerge così una doppia traccia: un razzismo interno, che affonda le radici nel processo di nation building e nella definizione dell’identità nazionale, e un razzismo esterno o postcoloniale, che segue lo sviluppo dei processi migratori. Organizzato in tre blocchi tematici, il libro di Anna Curcio “L’Italia è un paese razzista” presenta riflessioni sulla «nascita» del concetto di razza e sulla sua relazione con la questione di genere, discute le particolarità del razzismo in Italia, mostra come la razza organizzi il mercato del lavoro contemporaneo. L’appuntamento è collegato alla XXI edizione della Settimana italiana contro il razzismo