LA NOSTRA STORIA

2001

Nasce il centro interculturale del Comune di Reggio Emilia come servizio del Comune

2004

Mondinsieme fa il suo primo ingresso nella scuola

2007

Reggio Emilia viene coinvolta nella rete internazionale di Intercultural Cities

2010

Da servizio interno al Comune, Mondinsieme diventa una Fondazione privata

2011

Parte da Reggio Emilia la campagna nazionale “L’Italia Sono Anch’Io”

2019

Ulteriore step evolutivo delle politiche interculturali

2001 – nasce il centro interculturale del Comune di Reggio Emilia come servizio interno al Comune. Reggio Emilia è la prima città italiana ad adottare una visione interculturale  in grado di coinvolgere non solo gli abitanti di origine straniera, ma tutta la cittadinanza in percorsi di conoscenza reciproca finalizzati alla costruzione di relazioni interpersonali e comunitarie significative. Al termine integrazione, ancor’oggi ampiamente diffuso, Reggio Emilia preferisce da subito il termine interazione, vedendo in quest’ultimo manifesto quel principio di bidirezionalità e di mutuo riconoscimento che è il pilastro fondante dell’approccio interculturale. In questa visione, il migrante non è visto solo come un portatore di bisogni, ma come una risorsa per la comunità. A prescindere dallo status giuridico, chi arriva a Reggio Emilia è da subito considerato cittadin*

Sin dagli inizi Mondinsieme si configura come casa delle associazioni: un luogo per le diaspore dove potersi ritrovare ed essere per i propri connazionali un punto di riferimento.

2004 – Mondinsieme fa il suo primo ingresso nella scuola, con proposte laboratoriali, anno dopo anno, più ricche e articolate. Il suo approccio metodologico è unico: una sintesi unitaria tra la pedagogia interculturale ed il costruttivismo sociale per dare una risposta concreta alle diverse sfide sociali e culturali presenti in quel dato momento.

Dal 2004 ad oggi vengono coinvolte tutte le scuole superiori della città (incluse alcune della Provincia), vengono avviate sperimentazioni nelle fasce più giovani (scuole elementari e medie), il tutto con la partecipazione attiva di migliaia di studenti e  centinaia di professori.

Per dieci anni consecutivi, in occasione della Giornata Internazionale contro le Discriminazioni, la parola passa agli studenti: uguaglianza, diversità, cittadinanza, responsabilità, libertà, giustizia sono solo alcuni dei temi toccati dai lavori presentati davanti ad una platea alquanto variegata e che vede anche la presenza delle istituzioni locali 

2007 – La Città di Reggio Emilia, attraverso Mondinsieme, viene coinvolta dal Consiglio d’Europa nella sperimentazione che darà vita, l’anno successivo, alla rete internazionale di Intercultural Cities. La Città ha così l’opportunità di contribuire a plasmare il modello di integrazione interculturale promosso dal programma ICC.

2010 – Da servizio interno al Comune di Reggio Emilia, Mondinsieme diventa una Fondazione privata (ma pur sempre partecipata e controllata dall’amministrazione comunale, per cui agente all’interno di un preciso mandato istituzionale). Questo passaggio segna una svolta importante nel lavoro con le associazioni: da beneficiarie di un intervento, le associazioni diventano protagoniste delle politiche interculturali della Città.

Come? Principalmente attraverso gli organi di governance costituitisi con il passaggio a Fondazione, primo tra tutti l’assemblea dei partecipanti. Attraverso un’adesione formale alla Fondazione Mondinsieme, le associazioni della diaspora assumono su di sé la facoltà di esprimere pareri consultivi e proposte su attività e programmi della Fondazione

Oltre a questo confronto assembleare di natura orizzontale, questa facoltà si esprime anche nella possibilità di eleggere, ogni 5 anni, un proprio rappresentante nel consiglio di gestione di Mondinsieme, principale organo di governo della Fondazione. Questo processo elettivo è di estrema rilevanza per le dinamiche interculturali della Città: non solo attiva un canale di dialogo con l’amministrazione comunale, diretto e bidirezionale, ma si configura anche come un esercizio di democrazia rappresentativa, di grande rilevanza in una visione di cittadinanza attiva, ma particolarmente significativo e motivante per quanti ancora in attesa di completare il ciclo di ottenimento della cittadinanza italiana.

2011 – Parte proprio da Reggio Emilia la campagna nazionale “L’Italia Sono Anch’Io”, avente come obiettivo quello di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza, in particolare la possibilità per chiunque nasca o viva in Italia di partecipare alla vita della comunità di cui fa parte.

Per Mondinsieme è anche l’occasione per porre il tema delle nuove generazioni (giovani nati o cresciuti in Italia) al centro del suo impegno. Seguono, infatti, anni di grande attivismo, con la realizzazione di documentari attraverso il finanziamento regionale GECO, con il contributo alla nascita del CoNNGI (Coordinamento Nuove Generazioni Italiane), con la campagna NOI CI SIAMO e tanto altro.

2019 – Sotto la nuova amministrazione comunale, le politiche interculturali compiono un ulteriore step evolutivo. Precedentemente frammentate in diversi progetti e documenti programmatici, azioni e ambiti di intervento vengono da questo momento raccolti e messi a sistema all’interno del piano strategico quadriennale DITUTTI.

L’aspetto più innovativo di DITUTTI è senz’altro l’adozione di una prospettiva intersezionale, che guarda all’intrecciarsi della diversità culturale con altre diversità, nonché l’adozione di un approccio intersettoriale, in grado di connettere diversi servizi comunali attraverso nuove forme di co-progettazione. 

2022 – Reggio Emilia riceve la visita della Commissaria Europea all’Uguaglianza on. Helena Dalli che interviene in occasione della celebrazione del ventennale della Fondazione Mondinsieme

2023 – A gennaio la Giunta comunale approva il PAL il Piano di Azione Locale per il contrasto al razzismo, alle discriminazioni per origine e appartenenza culturale e ai crimini d’odio. E’ la prima città italiana a assumere questo ambito come strategia dell’Ente locale. A maggio è una delle 9 città – la prima italiana – a essere nominata European Capital of Inclusion and Diversity.