L’Assemblea della Fondazione Mondinsieme collabora con il Reggio Film Festival 2024 con tre rappresentanti delle associazioni dell’Assemblea che faranno parte della giuria per il Premio Visioni Interculturali che sono cortometraggi che cercano di restituire “visioni” di come immaginiamo il futuro, della capacità di essere pluralità e di promuovere la diversità come valore, e di contrastare le discriminazioni razziali in ottica intersezionale.
I giurati saranno impegnati venerdì 8 e sabato 9 novembre con lo staff del Reggio Film Festival per votare il migliore corto che riceverà il premio Visioni interculturali domenica 10 novembre per il gran finale. I giurati dell’Assemblea del Centro interculturale saranno Madi Ouedrago, Greta Tofanelli e Momar Gueye
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Programma Visioni Interculturali 8/9 novembre 2024 al Teatro San Prospero
Venerdì 8 novembre ore 21
Teatro San Prospero – via Guidelli 5 – Reggio Emilia
SOUR di Violetta Qocharyan (Armenia) – 11’ 50’’
Il film prende il nome dal classico cocktail “Pisco Sour”. La storia racconta di un incidente avvenuto in un bar. In una serata come tante, all’improvviso, il barista, si ritroverà coinvolto in un vortice di eventi da cui dipenderà la sua vita e non solo. Lo slogan del film, “Sour, but take it easy”, ci dice che qualunque cosa possa accadere nella vita, non dovrà mai essere presa troppo sul serio.
PLEASE GOD HEAL HER di Tzlil Golov (Israel) – 15’ 52’’
Ruth, è una donna sposata e religiosa che nasconde la propria omosessualità sottoponendosi a una terapia di conversione pregando per un miracolo che la guarisca dall’amore per una vicina di casa che suona il violoncello. Cosa succederà quando Dio la costringe a confrontarsi con la sua passione in un momento sacro e decisivo?
BALLADEN di Christofer Nilsson (Sweden/France) – 13’ 13’’
Durante la consegna di un ordine, un rider migrante, stanco di essere maltrattato dai propri clienti, compie un atto estremo di ribellione che, in pochi minuti, capovolge i ruoli tra le classi sociali.
ROOM TAKEN di T.J. O’Grady – Peyton (Ireland) – 17’
Il bisogno di Isaac (di origine africana) di un alloggio lo porterà a trasferirsi segretamente nella casa di un’anziana signora cieca. Il legame che nascerà tra loro sarà speciale.
A SUMMER’S END POEM di Lam Can-zhao (China / switzerland, malaysia ) – 15’
Poco prima della fine delle vacanze estive, un ragazzo cinese di campagna spende i suoi risparmi per realizzare il proprio sogno concedendosi un’acconciatura cittadina che sortirà risultati sorprendenti.
Una storia che parla dell’addio all’infanzia e della fine poetica di un’estate.
THINGS UNHEARD OF di Ramazan Kiliç (Turkey) – 15’
Una bambina curda cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo la disattivazione della sua televisione, unica sua finestra sul mondo, da parte dell’esercito turco.
TIMIS di Awa Moctar Gueye (Senegal) – 15’ 45’’
Pa Kong-Kong è un uomo misterioso che porta sulla schiena una strana borsa e nessuno sa cosa contenga. Si dice che torturi piccoli ladri, fuggiaschi e bambini cattivi. Vive da solo a Ñetty Mbar, un mercato deserto e tetro nella periferia di Dakar dove, di notte, si aggira un cane terrificante simile a un mostro. Binta, una ragazza curiosa e coraggiosa, decide di affrontare Pa Kong-Kong nel cuore della notte. È spaventata, ma determinata a dimostrare che i suoi amici hanno sbagliato a non scegliere una ragazza come leader. I ragazzi decidono che se riuscirà nel suo intento, diventerà il capo della loro piccola banda.
KHANEYEH MAAH di Hamidreza Maghsoudi (Iran) – 15’
Shilan è una bambina di 10 anni che è nata con una voglia sul viso. Per questo motivo è discriminata dal padre e dalle persone che la circondano. Per questo decide di tentare di salvare la vita del suo agnello, perchè non debba soffrire come lei e come modo per ritrovare la propria identità. Affronta quindi il padre, anche se non ha la forza di dimostrare le proprie parole.
NA ŻYWO di Mara Tamkovich (Poland) – 14’
Una manifestazione pacifica a Minsk viene brutalmente repressa dalla polizia. Due giornaliste di una stazione televisiva bielorussa indipendente sono le uniche a trasmettere gli eventi in diretta. Quando vengono rintracciate da un drone della polizia, si trovano di fronte a una scelta drammatica. Un dramma ispirato alla storia vera di Katerina Bakhvalova e Daria Chultsova di BELSAT TV.
NA MAREI di Léa-Jade Horlier (France) – 21’ 25’’
Zaid, 15 anni, vive vicino a Kabul con la madre e la sorella. Tra la scuola, i suoi amici e i suoi hobby, sembra vivere felicemente in una città in rovina dopo la guerra. Ma quando la madre gli dice che è arrivato il momento di sposarsi, le sue ambizioni crollano e il pesante segreto della sua libertà deve finire.
THE ROOMS WE SHARE di Nadiia Kathymlianska (Germany) – 13’ 29’’
Hannah si aspettava che accogliere un rifugiato in casa sua sarebbe stato diverso. Gratitudine, legame, amicizia… affatto. Si sforza di offrire a Yulia un rifugio caloroso e aperto, ma per settimane le due donne rimangono estranee l’una all’altra. Hannah vuole cambiare questa situazione. Ma perché ciò sia possibile, deve capire che non può forzare l’affetto e la fiducia e che la vera compassione non è legata alle aspettative.
HAFEKASI di Annelise Hickey (New zealand) – 15’
Una giovane ragazza cresciuta dalla madre bianca single e disconnessa dalle proprie origini tongane, deve trovare rapidamente il suo posto in un mondo che sembra non appartenerle.
Sabato 9 novembre ore 21
Teatro San Prospero
BIENVENIDOS A LOS ANGELES di Lisa Cole (USA) – 17’
Candidato agli Oscar e ispirato a fatti realmente accaduti, “Bienvenidos a Los Angeles” è stato girato all’aeroporto LAX e racconta la storia di Imani, una madre nigeriana single che vive a Los Angeles e che si offre di aiutare una perfetta sconosciuta a ricongiungersi con suo figlio. Così facendo, Imani scopre che questo semplice atto di gentilezza rischia di mettere a repentaglio il suo percorso verso la cittadinanza.
ESTONIE SUR SEINE di Roger Gariépy (Canada) – 6’
Autobus parigino, i suoi passeggeri. Sguardi evasivi, silenzi educati; i codici ben regolati della convivenza tra viaggiatori, confinati insieme per la durata di un viaggio. Poi un incidente, un piccolo granello di sabbia, viene a sconvolgere questo fragile ecosistema. La tensione sale e la sottile patina di civiltà, si incrina.
MONOCHROME di Cédric Prévost (France) – 14’ 04’’
Dopo mesi di relazione a distanza tramite un sito di incontri, Thomas propone a Marie, che vive dall’altra parte del Paese, di incontrarsi di persona. Ma prima lei deve rivelare qualcosa che sconvolgerà il giovane.
ALONE TOGETHER di Omid mirzaei (Iran) – 14’
Un autobus diretto a Teheran viene fermato dalla polizia iraniana e tutti i passeggeri devono scendere per una perquisizione. Gli agenti trovano 200 grammi di eroina addosso ad Amin che ha solo 10 anni e non può star viaggiando da solo. Ugualmente si rifiuta di rivelare i nomi dei propri compagni di strada.
MIDNIGHT WHISPERS di Baldwin Li (UK) – 10’
In un mondo in cui la poesia è una sostanza illegale, un commerciante vaga per una tenuta ricevendo denaro in cambio di sussurrare versi illeciti nelle orecchie dei suoi clienti.
Ma quando finisce il materiale, deve trovare delle battute nuove per il suo cliente preferito prima che si incontrino di nuovo a mezzanotte, altrimenti rischia di perderlo per sempre.
HALAKOCHA di Noa Gusakov (Israel) – 17’
Karin, avvocata israeliana per i diritti umani si ritrova, per un giorno, a fare da babysitter a Nasrin, la figlia dodicenne di un suo cliente palestinese. Mentre è impegnata a sbrigare pratiche burocratiche non si accorge che Nasrin è in difficoltà. Per aiutarla, Karin dovrà trovare dentro di sè quell’empatia materna che non sapeva di avere.
I’VE GOT TO TELL YOU SOMETHING di Eugen Marian (Moldova) – 20’
Lilya, diciottenne orfana, studia da poco in un istituto tecnico moldavo. Per la prima volta da quando si è diplomata in collegio, riesce a farsi degli amici e persino a incontrare un bel ragazzo. Ma la nuova vita di Lily cambia quando un conoscente del suo passato si fa vivo e minaccia di dire a tutti che è intersessuale.
MAMITA di Luis Molinié (Canada) – 16’ 21’’
Esiliata a Montreal, da sola, per anni, Mamita torna in Perù, nella sua baraccopoli di Laderas de Chillón. È riuscita a liberarsi solo per una settimana per partecipare all’imminente matrimonio della figlia Mari.
DES RÊVES EN BATEAUX PAPIERS di Samuel Suffren (Haiti) – 19’
Edouard e sua figlia guardano continuamente una videocassetta ricevuta dalla moglie negli Stati Uniti, molto tempo prima. Dopo anni di assenza, cosa ci si può aspettare da un amore lontano?