ITACA

ITA.C.A – ITALIAN CITIES AGAINST DISCRIMINATION
Città italiane contro la discriminazione

Il progetto ITACA – ITAlian Cities Against discrimination (Città italiane contro la discriminazione) nasce dalla più ampia esperienza della “Rete italiana Città del Dialogo” della quale, da gennaio 2019, ICEI è coordinatore tecnico.

​Questo progetto coinvolgerà 7 dei 28 comuni attualmente facenti parte della “Rete italiana Città del Dialogo”, con l’obiettivo di promuovere pratiche antidiscriminatorie e di tutelare le vittime di discriminazioni etniche, razziali, di religione o di genere.

Gli obiettivi fondamentali sono due:

• Rafforzare il ruolo che la “Rete Italiana Città del Dialogo” riveste nel promuovere un’efficace attuazione della legislazione, delle politiche e delle pratiche di non discriminazione contribuendo, al contempo, a combattere le discriminazioni dirette e indirette sia all’interno che all’esterno delle amministrazioni.
• Promuovere, all’interno delle città aderenti al progetto, una cooperazione fra pubblico e privato così da aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei diritti sia fra i cittadini che tra le organizzazioni del territorio.

Le attività previste dal progetto ITACA possono essere raggruppate in tre macro-aree:

  1.  Una prima area caratterizzata dal rafforzamento delle capacità e degli strumenti in possesso delle città per combattere le pratiche discriminatorieQuesta area si articola in varie attività come: mappatura delle pratiche discriminatorie presenti all’interno delle città, sessioni formative per lo staff dei comuni in materia di discriminazioni, legislazione nazionale ed internazionale e così via. A queste attività, da svolgersi all’interno del comune, si aggiungono iniziative che prevedono una cooperazione fra diverse amministrazioni comunali: scambio di buone pratiche a livello nazionale ed europeo, visita studio di una città europea per condividere esperienze al di fuori del contesto italiano e la creazione di un gruppo di lavoro all’interno della Rete delle Città del Dialogo con l’obiettivo di creare strumenti operativi per combattere la discriminazione. Chiude questa prima area la sperimentazione degli strumenti operativi all’interno di due città-pilota.
  2.  La seconda area si concentra sul rafforzamento della cooperazione fra pubblico e privato. Per ottenere ciò si organizzeranno vari workshop formativi, uno per ogni città, su discriminazione e advocacy rivolti alle organizzazione della società civile. Sempre all’interno delle città aderenti verranno organizzati vari eventi volti alla sensibilizzazione della cittadinanza su queste tematiche mentre, a livello nazionale, si organizzerà un momento di confronto fra le amministrazioni comunali e le organizzazioni della società civile. Tutti questi eventi saranno supportati da una campagna sui social media volta a promuovere una narrazione positiva sul tema della diversità.
  3.  L’ultima area si basa sulla diffusione e condivisione dell’iniziativa a livello europeo; a questo scopo verrà organizzato un evento nazionale di diffusione e advocacy per le città della “Rete delle Città del Dialogo” oltre alla partecipazione ad eventi europei di condivisione di esperienze e formazione. Il progetto si compirà, infine, con un seminario conclusivo a Bruxelles alla presenza della Commissione Europea.
ICEI – Istituto di Cooperazione Economica Internazionale è il leader del progetto

Educational Modules – Ottobre e Novembre 2021

Nei mesi di ottobre e novembre 2021 si è svolta la formazione “reti territoriali nel contrasto alle discriminazioni e ai crimini d’odio”, rivolta ai dipendenti del Comune di Reggio Emilia e agli operatori delle forze dell’ordine che operano sul territorio cittadino. In ugual misura si è tenuta nelle stesse settimane la formazione per i corrispondenti Enti dei Comuni di Bologna e Torino.

La formazione rientra nella prima fase di implementazione del progetto, ha avuto tra i suoi obiettivi primari quello di favorire la conoscenza all’interno dell’Ente comunale e tra i diversi Enti per riflettere sui servizi, sulla loro interconnessione, sulla formazione degli operatori sul tema interculturale e su come vengono informati ed indirizzati i cittadini che intendono segnalare e o denunciare di aver subito una discriminazione o un crimine d’odio.

La formazione è stata condotta da un gruppo “misto” di formatori (dipendenti comunali e della Fondazione Mondinsieme insieme a rappresentanti di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri), che sono a loro volta stati formati in occasione del training of trainers avvenuto anche con i partner dei Comuni di Bologna e di Torino a Reggio Emilia nel giugno 2021. Ciò ha permesso di attivare a livello locale uno scambio permanente e continuativo tra operatori di servizi diversi, favorendo il dialogo e creando sinergie per allineare una metodologia comune e un linguaggio uniforme da impiegare in aula.

Sulla scorta dell’esperienza del training of trainers, per massimizzare l’interazione tra i partecipanti sono stati costituiti due gruppi “misti” di professionisti in formazione, formati da circa venti persone ciascuno, appartenenti all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Polizia Locale e ai servizi comunali.

Partners:
Comune di Reggio EmiliaComune di ModenaISMU (Fondazione per le Iniziative e lo Studio sulla Multietnicità), Fondazione Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia

Associati:
InterCultural Cities Programme of the Council of Europe, UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione)

Finanziamento
Commissione Europea, Programma “Rights, Equality and Citizenship” (REC)