Il 16 dicembre la Commissaria europea per l’Uguaglianza onorevole Helena Dalli è stata ospite della nostra città in occasione delle celebrazioni per il ventennale delle politiche interculturali del Comune di Reggio Emilia e della Fondazione Mondinsieme.
Dalli è la prima Commissaria europea con delega all’Uguaglianza, nominata dalla presidente Ursula Von Der Leyen per concretizzare uno dei pilastri europei: un’Unione dell’uguaglianza, dell’inclusione e della diversità.
La Commissaria europea ha partecipato all’incontro, in programma all’auditorium del Centro internazionale Loris Malaguzzi, “Costruire città interculturali: dalle strategie contro il razzismo alla promozione dell’inclusione e delle diversità”, a cui sono intervenuti anche il sindaco Luca Vecchi, la referente del programma Città interculturali del Consiglio d’Europa Ivana D’Alessandro e il Presidente Commissione per le pari opportunità e per i diritti – Regione Emilia-Romagna Federico A.Amico.
“È un’onore che la Commissaria Dalli abbia accolto l’invito a celebrare i primi venti anni di politiche interculturali e di Mondinsieme – sottolinea il sindaco Luca Vecchi – questa è l’occasione per ragionare non soltanto sulla nostra città ma su tutti i territori europei che vogliono affrontare la sfida del dialogo e dell’inclusione, mettendo in pratica su scala locale il motto dell’Unione europea: uniti nella diversità. Con il piano strategico ‘Ditutti’ l’Amministrazione in questi anni ha investito per rendere il dialogo interculturale una politica trasversale che tocca tutti gli ambiti amministrativi: dall’educazione alla partecipazione, dai servizi sociali alla cultura, dai quartieri alle relazioni internazionali”.
Nelle prossime settimane l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia sarà una delle prime città italiane a dotarsi di un Piano locale contro le discriminazioni razziali: “Avremo l’occasione di presentarlo in anteprima alla Commissaria che ha fatto della lotta alle discriminazioni uno dei pilastri dell’Unione europea – sottolinea l’assessore a welfare e politiche interculturali Daniele Marchi – Questo incontro ci permetterà di comprendere che le scelte che sta facendo la nostra città sono in linea con quelle delle città europee che vogliono costruire ponti invece che muri, che scelgono il dialogo invece che lo scontro, la conoscenza e l’incontro invece che la separazione. Questo è un messaggio forte che lanciamo anche a livello nazionale per rimuovere le barriere che ancora oggi impediscono il riconoscimento della cittadinanza italiana a un milione di ragazzi che sono nati e hanno studiato nel nostro paese”.
“La visita della Commissaria europea per l’Uguaglianza Helena Dalli rappresenta un’ulteriore occasione per consolidare il rapporto tra l’Europa e la nostra città – dice Matteo Rinaldini presidente della Fondazione Mondinsieme – Reggio Emilia nella sua storia ha dato il meglio di sé quando si è percepita come parte di processi socioeconomici e culturali che trascendevano i confini locali, quando si è messa in relazione con tutto il nostro Paese, con l’Europa e con il mondo. L’apertura all’esterno di questa città e non il ripiegamento su sé stessi sono l’eredità che intendiamo portare avanti. Questo non significa negare la propria identità locale, ma certamente significa rifuggire da una sua nozione essenzialista e vedere la cultura come un processo dinamico e dialogico, a maggior ragione nel momento in cui i cittadini di Reggio Emilia hanno provenienze e vissuti sempre più eterogenei. Alla base di tutto questo però ci devono sempre essere principi di uguaglianza e giustizia, la bussola di qualsiasi azione di buona integrazione. La Fondazione Mondinsieme da oltre venti anni sta lavorando sul rafforzamento dei processi di riconoscimento e di valorizzazione della diversità, sull’uguaglianza e sulla giustizia, i pilastri su cui devono reggersi i ponti capaci di scavalcare i sempre più numerosi muri eretti dentro e fuori lo spazio europeo”.
Nel corso delle sua visita in città, la commissaria ha avuto occasione di conoscere alcuni ambiti di lavoro e progetti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di impegno sui temi dei diritti e dell’inclusione: dal progetto Città senza Barriere a Reggiane Off all’esperienza della Polveriera.
CHI È HELENA DALLI
Helena Dalli in questi anni ha operato al fine di promuovere società interculturali, inclusive e in grado di promuovere la diversità e contrastare il razzismo: “Le città e le comunità locali- sottolinea la Commissaria – contribuiscono alla promozione del senso di appartenenza e alla condivisione di valori comuni. Quando la diversità assume una valenza prioritaria, diventa inoltre una fonte di ricchezza e innovazione”.
E’ stata – insieme alla presidente Von Der Leyen – fautrice di un primo piano integrato contro il razzismo di tutta l’Unione europea riconoscendo come nelle società democratiche non vi è spazio per la discriminazione razziale e il razzismo di alcun tipo. Il piano della Commissione europea si basa su dati che hanno restituito un quadro preoccupante: il 45% dei cittadini europei discendenti da famiglie del Nord Africa ha subito discriminazioni di vario tipo. La percentuale scende al 41% e al 39% rispettivamente per le persone di origine rom o dell’Africa sub-sahariana. Il 29% degli intervistati si è sentito più discriminato sul posto di lavoro, il 12% in ambiente scolastico e universitario.
Nominata Commissaria nel 2019, la missione che la presidente della Von Der Leyen ha individuato per l’onorevole Dalli è quella di sviluppare le strategie per l’Unione dell’uguaglianza in linea con gli orientamenti della presidenza von Der Leyen, ovvero di rafforzare l’impegno dell’Europa per: attuare nuove misure per contrastare il razzismo e le discriminazioni razziali, garantire i diritti per le persone con disabilità, promuovere la parità di genere e salariale, eliminare la violenza di genere.
La Commissaria Helena Dalli è stata parlamentare a Malta dal 1996 al 2019, è stata prima sottosegretario per i Diritti delle donne del Gabinetto del primo ministro. Tra il 2013 e il 2017, è stata ministro per il Dialogo sociale e le Libertà civili, implementando politiche innovative per il consolidamento della cornice legislativa per l’uguaglianza e i diritti umani, soprattutto a favore delle donne, delle persone della comunità Lgbt e dei migranti. Nel 2017 è stata nominata ministro per gli Affari europei e l’Uguaglianza.